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Varese2.0 Diffida il Sindaco Fontana.

AL COMUNE DI VARESE

AL SINDACO DEL COMUNE DI VARESE

AI DIRIGENTI DEL COMUNE DI VARESE COMPETENTI

 

Alla Procura della Repubblica

Alla Corte dei Conti

 

DIFFIDA

 

I sottoscritti  Daniele Zanzi, Cesare Chiericati, Valerio Crugnola, Alessandro Ceccoli, in qualità di cittadini varesini ed esponenti del Comitato Civico Varese2.0

Premesso che

 – tra Regione Lombardia, Provincia di Varese, Parco del Campo dei Fiori e Comune di Varese è stato sottoscritto l’Accordo di Programma per la realizzazione, tra l’altro, del parcheggio della Prima Cappella;

– a fronte della sottoscrizione del predetto Accordo di Programma il Comune di Varese ha indetto la procedura concorsuale relativa alla progettazione e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione del parcheggio della Prima Cappella;

– il Comune di Varese ha provveduto all’aggiudicazione provvisoria dei lavori a favore dell’impresa Finteco e successivamente ha provveduto all’aggiudicazione definitiva alla stessa impresa;

– sin dall’approvazione del progetto del parcheggio della Prima Cappella Varse2.0 e i sottoscritti hanno avviato una serie di iniziative, tra cui la raccolta di circa 5000 firme, tese a sensibilizzare i cittadini sull’inutilità dell’opera e sui rischi rilevanti, l’impatto ambientale e paesistico che il parcheggio avrebbe determinato sul territorio e su uno dei luoghi più cari ai varesini, il Sacro Monte;

– il Comune di Varese, a fronte di tali iniziative nonché di un’inchiesta della magistratura, non ha ancora provveduto alla stipula del contratto con la predetta impresa aggiudicataria dei lavori;

– sorprendentemente, a pochi mesi dalla scadenza elettorale, dopo aver tenuto il progetto “congelato” per anni, si è appreso che il Comune di Varese, con una lettera a firma del Sindaco Fontana del 25.2.2016, incurante delle predette iniziative dei cittadini, ha deciso di procedere alla realizzazione dell’opera e alla sottoscrizione del contratto;

– il Sindaco Fontana, rappresentante delle forze politiche che oggi sostengono il dott. Orrigoni, al fine di evitare di iniziare i lavori nel bel mezzo della campagna elettorale, consapevole del fatto che tale iniziativa non è per nulla gradita alla maggioranza dei varesini, ha ipotizzato di differire i lavori al termine dell’anno giubilare;

– appare evidente che questa scelta è priva di fondamento, strumentale, dal momento che non risulta che in altri luoghi religiosi siano stati sospesi e/o interrotti eventuali lavori durante il giubileo.

– sorprende che il sindaco Fontana, non persuaso dalle numerose importanti iniziative di protesta e di sollevazione dei cittadini, incurante dell’opinione di autorevoli esperti a cui sta a cuore il Sacro Monte, voglia avviare i lavori alla fine del corrente anno;

 – tale scelta di iniziare i lavori è ancora più anomala e incomprensibile per il fatto che avviene a poche settimane dal termine del mandato Fontana dopo che gran parte dei candidati alla carica di sindaco (Galimberti in testa) si siano già pubblicamente espressi sull’inutilità del parcheggio e sulla decisa volontà di procedere, come primo atto della propria amministrazione, alla revoca di tutti gli atti relativi al parcheggio attraverso provvedimenti di autotutela;

– la decisione del Sindaco Fontana di procedere alla stipula del contratto preoccupa i cittadini di Varese e in particolare i sottoscritti per le seguenti ragioni:

*il Comune, il sindaco Fontana e le forze politiche che sostengono l’attuale amministrazione sono consapevoli dell’insussistenza di un interesse pubblico rilevante e attuale per la realizzazione del parcheggio tanto che tutto è fermo da anni.  In più, si vorrebbe attendere altri 10 mesi prima di dare inizio ai lavori per presunte limitazioni dovute alle celebrazioni giubilari e non subito come invece prevedono le norme;

* in caso di vittoria delle forze politiche e civiche che si sono già pronunciate per la revoca degli atti che riguardano il parcheggio, il Comune, a norma dell’art. 134 del D.Lgs 163/06, potrebbe essere esposto al “pagamento dei lavori eseguiti e del valore dei materiali utili esistenti in cantiere, oltre al decimo dell’importo delle opere non eseguite” pari a quasi oltre euro 300.000;

* I costi per il comune in caso di differimento dei lavori al termine del Giubileo aumenterebbero ulteriormente in ragione dell’inevitabile aggiornamento dei prezzi, nonché le indennità di occupazione che il comune è chiamato a corrispondere ai proprietari delle aree interessate dalle opere;

-il Comune e i varesini in quanto contribuenti, a prescindere dalla realizzazione dei lavori, a fronte della stipula del contratto con l’impresa come ipotizzato dal Sindaco Fontana potrebbero essere chiamati con danno per la collettività al pagamento di centinaia di migliaia di euro;

– nella comparazione tra i costi e i benefici derivanti dalla realizzazione del parcheggio è emerso un chiaro sbilanciamento a favore della non realizzazione dell’opera, anche al fine di risparmiare risorse utili alla comunità (oltre 2,5 milioni di euro)

– in ragione del quadro politico-amministrativo, in precedenza rappresentato, si osserva che dalla sottoscrizione del contratto con inizio dei lavori tra 10 mesi, l’unico soggetto che trarrebbe inevitabili vantaggi dalla stipula del contratto con inizio dei lavori tra 10 mesi, appare l’impresa Finteco con danno per il Comune posto che:

* se dovesse essere confermata la coalizione che sostiene l’attuale sindaco Fontana  (il dott. Orrigoni) l’opera giudicata inutile da molti cittadini verrà realizzata a partire dal dicembre del 2016 con l’esborso di circa euro 2,5 milioni di euro più i maggiori costi relativi all’aggiornamento dei prezzi dei lavori e l’estensione della spesa da corrispondere ai proprietari per l’occupazione delle aree interessate dai lavori;

* se dovessero vincere le forze che hanno già dichiarato che non intendono realizzare l’opera e revocare tutti gli atti della procedura il Comune sarebbe chiamato a versare, in ragione di quanto previsto dall’art. 134 cit., una somma pari a circa 300.000 euro;

-in ragione di ciò appare veramente incomprensibile e immotivata la volontà del sindaco Fontana di sottoscrivere un contratto differito nel tempo (quasi un anno per l’avvio come indicato nella nota del 25.2.2016) con il rischio di corrispondere denaro pubblico senza neanche realizzare l’opera

Tutto ciò premesso i sottoscritti

INVITANO

-il comune di Varese ad astenersi dal procedere alla stipula del contratto in ragione della totale assenza di alcun interesse pubblico alla realizzazione dell’opera ed al mutamento della situazione di fatto come per altro si evince dalla stessa nota del Sindaco Fontana del 25.2.2016;

-a revocare ai sensi dell’art. 21 quinques della L. 241/90 il provvedimento di aggiudicazione definitiva dei lavori di esecuzione del parcheggio della Prima Cappella a favore dell’impresa Finteco unitamente a tutti gli atti relativi alla procedura di gara che ha portato all’aggiudicazione dei lavori ed all’approvazione dei progetti del parcheggio;

 

Con ogni più ampia riserva di integrare la presente diffida e ogni eventuale esposto e/o azione giudiziaria nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.

Varese, 8 marzo 2016 Daniele Zanzi, Cesare Chiericati, Valerio Crugnola, Alessandro Ceccoli.

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PRIMARIE QUA LA MANO, UNIAMOCI

DANIELE ZANZI – 27/11/2015

zanziLo scorso anno con alcuni amici fondammo il Comitato Civico #Varese2.0 decisi ad opporci al progetto del parcheggio interrato alla Prima Cappella, non ci sfiorava minimamente l’idea di proporci poi come forza in grado di poter amministrare Varese. Abbiamo avuto il sostegno dell’opinione pubblica, dei mass media che hanno condiviso le nostre proposte,a noi si sono aggregati altri comitati civici presenti sul territorio.

Oggi #Varese2.0 è un comitato libero, indipendente, radicato localmente come forza di critica, di proposta, di ascol­to e di sintesi delle istanze delle cittadine e dei cittadini di Va­rese. Abbiamo sempre gelosamente difeso la nostra autonomia, ab­biamo dimo­strato nei fatti di non essere solo dei contestatori, come strumentalmente ci hanno accusato di es­sere, ma anche una forza in grado di prefigurare alternative concrete e percorribili.

Non mi interessa vincere per so­stituire un ceto politico a un altro, magari meno compro­messo e più ca­pace. Ci interessa cambiare, non vincere per vincere. Vogliamo mutare indirizzo, pratiche e programmi di governo locale, rimediare ai guasti di un quarto di secolo di cattiva ammini­strazione che hanno condotto al declino del nostro terri­torio, valorizzare le risorse migliori della città, lavorare per pochi, chiari obiettivi e tradurre in pratica amministrativa una visione insieme realistica e progettuale della Varese del prossimo futuro. Siamo una forza di cambiamento non etichettabile e priva di appartenenze. Destra e sinistra, in sede locale, hanno perso pressoché ogni significato (ciò non significa che queste distinzioni non abbiano più alcun valore in assoluto).

Il discrimine vero passa per quel che si fa per l’ambiente, per il lavoro, per le imprese, per il PGT, per i trasporti, per l’urbanistica, per la sanità per i soggetti più deboli (i giovani, i ceti più poveri e impoveriti, le coppie comunque configurate, gli anziani, i cittadini stranieri che producono più ric­chezza di quanta non ne ri­cevano), per la qualità della vita e nelle scelte di bilancio. Abbiamo sottoscritto un accordo, con regole presenti e future ben chiare, con il PD per partecipare a primarie di coalizione, strumento di democrazia che senza la nostra presenza non sarebbe mai stato possibile. Le primarie non sono un passaggio semplice. Non sempre viene premiato il candidato migliore. Chi può disporre di un elettorato strutturato gode di una rendita di posizione; se poi è partito con un anticipo di mesi, la rendita raddoppia. Noi abbiamo davanti una sola strada: l’appello diretto ai cittadini, l’impegno di persone libere, generose, estranee alle appartenenze partitiche e alle relative cordate.

Più che i megaprogetti, le dichiarazioni d’intenti, i programmi servono uomini che sappiano lavorare liberi dalle logiche di appartenenze partitiche, affaristiche o sociali. I programmi sono solo tasselli all’interno di una visione di città, quella che proponiamo, la Varese2030 “la città in un giardino”. Attorno a questo progetto si muoverà tutto: l’urbanistica, il PGT, i trasporti, la cultura, lo sport, la green economia, eccetera. Vogliamo dare un destino a Varese. Bisogna però partire dalle piccole cose, dalla manuten­zione, da un’amministrazione effi­ciente al servizio della comunità. Non si possono pensare grandi investi­menti senza un piano globale del territorio discus­so con la cittadinanza e senza aver prima risolto la totale mancanza di manutenzione dell’esisten­te: strade, giardini, parcheggi, decoro urbano. La nostra città ha bisogno di meno voli pindarici, i cui costi graveranno sui nostri figli, meno passe­relle politiche di onorevoli o tesserati di partito, e più impe­gno giornaliero. Occorre lavorare sodo. Abbiamo bisogno un Sindaco solido, concreto: del fare, non del par­lare. Uniamoci e diamoci una mano.

RISPOSTE CONCRETE PER IL SACRO MONTE Di: De Maria Domenico

La stampa varesina riporta il resoconto emerso al termine dell’ incontro del 24 novembre fra rappresentanti della giunta comunale ed un gruppo di lavoro che ha presentato un progetto di interventi mirati per migliorare la vivibilità dei residenti e l’accessibilità dei visitatori al più importante gioiello turistico di Varese.

Fra i suggerimenti del progetto di “Riqualificazione urbana e commerciale del Sacro Monte” c’è la richiesta di riservare più parcheggi ai residenti, aumento del periodo di attività della funicolare, normalmente chiusa dalla fine di Novembre fino a Marzo anche nel periodo natalizio,e prevedere una fascia oraria di funzionamento fra le 7.30 e le 22.30.

Nel mese di Febbraio scorso, dopo la presentazione del calendario 2015 della funicolare , già qualcuno fece presente che i sei mesi di Expo avrebbero dovuto richiamare l’attenzione per favorire le attività del borgo con qualche corsa serale di autobus e, l’aumento del 30% dei passeggeri che hanno utilizzato la funicolare confermano la validità dell’introduzione, a partire dal 21 Marzo scorso, di un unico biglietto di trasporto pubblico valido 90 minuti.

L’arrivo di 190 comunità pastorali provenienti da 19 nazioni differenti testimoniano quel prevedibile aumento di visitatori che non è stato assolutamente preso in considerazione dai responsabili del trasporto pubblico, ed anche la rassegna teatrale estiva non riesce ad evitare che gli autobus della linea C scompaiano dal Piazzale Pogliaghi a partire dalle ore 20 fino alle 7.30 del giorno successivo.

L’unico concreto esperimento di mobilità sostenibile verso la principale attrattiva turistica di Varese è stata quella navetta gratuita, offerta dalla parrocchia del Sacro Monte durante le domeniche di Maggio, che almeno per un mese ha evitato la inquinante presenza di centinaia di auto.

Il Giubileo Straordinario della Misericordia porterà al Santuario del Sacro Monte moltissimi visitatori tra l’8 dicembre 2015 e il 20 novembre 2016 e ciò dovrebbe indurre a migliorare l’attuale accessibilità del borgo evitando comunque l’invasione di auto e pullmans che in particolari condizioni di caos automobilistico degradano ed offendono un luogo nato per i pellegrinaggi.

Vorrei ricordare agli attuali amministratori pubblici di Varese la presenza di una ex area industriale, abbandonata da 5 anni, che potrebbe risolvere molti dei problemi di accessibilità verso il Sacro Monte e verso la città, solo se si volesse concretamente favorire il trasporto pubblico.

Probabilmente altri interessi privati impediscono di prendere in esame l’area di viale Aguggiari 174 e la riduzione delle corse dell’autobus C,  dalle 32 del 2012 alle 16 attuali, confermano l’attuale mancanza di attenzione verso un luogo che unisce bellezze naturali, artistiche e religiose che dovrebbero essere rese più accessibili e strenuamente difese da cementificazioni e da inquinamento acustico ed atmosferico.

Non risulta che ogni segnalazione dei cittadini venga presa in considerazione e discussa in ambito comunale e ignorare le seimila firme di coloro che si sono opposti fin dall’inizio al progetto dell’autosilo alla Prima Cappella e la nascita di comitati che riuniscono cittadini stufi di essere snobbati da Palazzo Estense ne sono la prova più evidente.

Cordiali saluti.

 

 

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